Educazione di base ed avanzata del tuo cane
L'
educazione
di base
può essere fatta
a
qualsiasi età
del cane ed è
consigliabile per
tutte le razze
, anche per quelle considerate "più
tranquille" in quanto, se non sapute gestire, possono riservarci
anch'esse delle brutte sorprese.
Nell'educazione
di base affronteremo i seguenti esercizi:
- seduto
- terra
- resta
- attrazione
sociale
- condotta
al guinzaglio
- richiami
- comunicazione
non verbale
- attenzione
sul proprietario con e senza stimoli
- l'importanza
del gioco come strumento educativo, come strutturarlo in modo
corretto, quali giochi favorire, quali invece è meglio evitare in
base al carattere del soggetto
- gestione
delle risorse: cibo, giochi, cuccia
- le
richieste "lascia" e "riporto"
- nosework
(lavoro di fiuto)
- problem
solving
(attivazione mentale)
- mobility
dog
Le
ultime lezioni del percorso di educazione di base
verranno svolte
in ambiente urbano
, dove insieme
metteremo in pratica
quello che abbiamo imparato all'interno del
centro cinofilo.
Nell'educazione
avanzata invece affronteremo:
- seduto
a distanza, aumentando stimoli e distrazioni che un cane può
incontrare nella vita quotidiana
- terra
a distanza, aumentando stimoli e distrazioni che un cane può
incontrare nella vita quotidiana
- resta
fino alla scomparsa del proprietario dalla visuale del cane
- resta
in presenza di stimoli
- in
piedi dal seduto/terra e fermo
- condotta
al piede senza guinzaglio con cambi di direzione e di velocità
dell'andatura
- dietrofront
- stop
in movimento
- invio
a distanza del cane in un determinato punto
- autocontrollo
in presenza di più stimoli
- riporto
livello superiore
L'educazione
avanzata può cominciare intorno agli
otto mesi di età
del cane.
In questo secondo percorso educativo
verrà aumentato il
livello di difficoltà
degli esercizi appresi nell'educazione di
base e perfezionata la tecnica, quindi è prevista una maggiore
capacità di concentrazione che un cucciolo non avrebbe.
Educare
deriva dal latino
"educere", significa
fare emergere, tirar fuori, per
poi indirizzare e sviluppare le capacità caratteriali del soggetto
nel modo più corretto possibile, al fine di essere inserito e
accettato al meglio all'interno della società.
Al cane occorre insegnare come deve
comportarsi in situazioni ed ambienti differenti, con le persone
(adulti e bambini), con gli altri cani, con gli altri animali ecc...
e ad ascoltare il proprietario quando gli farà alcune richieste.
Mi
piace utilizzare il termine "richieste" e non "ordini"
perché
lo scopo
dell'educazione passa dalla piacevolezza e dalla condivisione
dell'imparare vari esercizi ed attività insieme
,
lasciando il cane libero di decidere se ascoltarci oppure no;
sta
a noi metterlo nella condizione di farlo
.
La
parola "ordine" appartiene a quel tipo di addestramento,
per fortuna oggi obsoleto, nel quale viene ignorata l'importanza
della comunicazione, cosicché il cane deve obbedire come un soldato,
dove l'unico obiettivo del proprietario è quello di avere
l'immediato controllo del cane usando spesso strumenti coercitivi.
Contrariamente, gli unici strumenti utili per educare il nostro amico
sono quello del
rispetto,
della
relazione
e della
comunicazione
impostata nel dialogo.
Il
cane è un soggetto pensante
,
con le proprie emozioni, i propri tempi di apprendimento, le proprie
attitudini, ecc... e quindi non deve essere trattato come un robot,
altrimenti andremo a tradire la fiducia che ripone in noi.
Quindi,
con l'
educazione di base
ed avanzata
non gli si
vuole insegnare soltanto la corretta esecuzione di un'azione per
avere sempre il suo controllo.
Gli
esercizi servono
piuttosto
per migliorare
il nostro legame, la conoscenza reciproca, ad insegnare al cane
l'autocontrollo e a rimanere calmo in qualsiasi situazione, ad
aumentare il suo bagaglio di esperienze
rendendolo
più sicuro delle proprie capacità e dunque meno esposto
all'insorgenza di problemi comportamentali.
Ricordiamoci
che per il cane la scelta di ascoltarci ed obbedirci deve essere
voluta da lui e non dovuta perché imposta da noi, altrimenti non ha
alcun senso: se ci ascolterà sarà soltanto perché teme la nostra
reazione.