Clicker Training, ecco uno dei metodi di addestramento del nostro centro cinofilo 

Questo metodo di addestramento è stato utilizzato per la prima volta negli anni '40 dello scorso secolo da due addestratori di mammiferi marini (soprattutto delfini), che capirono di poterlo utilizzare per indicare loro il comportamento corretto anche a distanza utilizzando esclusivamente il rinforzo positivo.

Un delfino, proprio perché non rimane a nuotare sempre vicino a noi, non possiamo costringerlo ma soltanto convincerlo, tramite il concetto di condizionamento operante. A tal fine viene utilizzato il clicker, abbinandolo all'inizio ad ogni azione che il delfino emette e via via modellandola premiando solo le azioni corrette fino a completare in modo esatto l'esercizio.
In seguito il metodo è stato utilizzato anche per addestrare anche altri animali, come uccelli, cavalli e cani.

Il clicker training, tramite il rinforzo positivo (premio), permette al proprietario e al cane di costruire insieme sempre nuovi esercizi e attività; infatti aiuta molto a rafforzare la loro relazione, comunicazione e a fidarsi l'un l'altro

E' adatto ad ogni razza, età e tipologia di cane, che sia alle prime armi o già abituato a lavorare con il proprietario.
Si lavora sull'apprendimento del cane grazie ad una tecnica chiamata modellaggio (shaping) con la quale si riesce appunto a modellare il comportamento dell'animale, passo dopo passo, fino al raggiungimento dell'obbiettivo finale.
La cosa fondamentale è che sia il cane a prendere ogni iniziativa in autonomia, senza nostri aiuti, quindi non dobbiamo parlare al cane.

Questo sistema di lavoro rafforzerà il suo carattere e aumenterà la sua autostima; il compito del proprietario sarà quello di indirizzare il comportamento che desidera dal cane solo utilizzando il clicker e i premi.

Il clicker è in genere una piccola scatoletta di plastica con all'interno una linguetta metallica, premendola emetterà un suono neutro, secco e facilmente riconoscibile dal cane. Questo suono che emette assomiglia ad un "click-clack" e da questo prende il nome lo strumento; la caratteristica è che questo rumore è sempre della stessa velocità ed intensità, quindi ci permette di essere molto precisi nel confermare al cane quale è stato l'attimo esatto in cui ha compiuto l'azione desiderata, seguita immediatamente dal premio.

Se al posto del suono del clicker utilizzassimo la nostra voce, per esempio dicendo la parola "bravo", sicuramente il tono di voce e la velocità nel pronunciarla non sarebbero sempre uguali, perché influenzati dal nostro stato emotivo e magari da quello che ci è accaduto durante la giornata.

Rischieremmo così di creare confusione nella mente del cane, perché passerebbero troppi secondi tra l'azione che ha compiuto, la parola "bravo" ed il premio. Quindi, al momento che viene premiato, il bocconcino non lo assocerebbe più alla corretta azione, ma probabilmente verrebbero rinforzati comportamenti sbagliati.

All'inizio questo suono non ha nessun significato per il cane, successivamente dovrà avvenire un'associazione del suono "click-clack" al premio tramite il processo di condizionamento sia classico che operante. Il cane, una volta capito che dopo aver sentito il suono arriverà un premio (condizionamento classico), occorrerà motivarlo e spronarlo a compiere alcuni comportamenti/attività per poter udire di nuovo il suono click-clack seguito dal premio (condizionamento operante).

Il clicker diventa quindi come un "ponte" tra ciò che ci propone il cane in autonomia e la ricompensa, facendo però in modo che capisca il motivo per il quale è stato gratificato.



Premere il clicker ed emettere quel particolare suono nei tempi e nelle modalità corrette, permette al cane di capire con chiarezza che in quel preciso istante ha fatto la cosa giusta al momento giusto, aumenterà la sua concentrazione e quindi sarà più propenso a ripetere l'azione; viceversa se il cane non sentirà il click capirà di aver sbagliato e non verrà premiato. I comportamenti non corretti che non vengono rinforzati con il premio si estinguono da soli in modo automatico, senza l'aiuto del proprietario.

Il clicker non è un giocattolo ma un utile strumento di lavoro, non deve per esempio essere cliccato a caso in modo scorretto in quanto può confondere il cane, rinforzare comportamenti indesiderati e mandarlo in stress; quindi è bene rivolgersi ad un professionista che faccia capire bene al proprietario il corretto utilizzo.

Il clicker training è un'occasione in più per spingere il cane a ragionare e nello stesso tempo divertirsi insieme al proprio amico umano...sarà affascinante vedere il proprio pet che riuscirà a "leggerci nel pensiero" ed indovinare ciò che gli stiamo chiedendo di fare!